Quando la tua donna ti dice che vuole lasciarti, tu non crederci. Non crederci neanche quando ti dice che è stanca dei tuoi comportamenti, che non vuole più ascoltare le tue scuse, le poche volte in cui le pronunci, le poche volte in cui sono vere. Continua a far finta di nulla quando ti chiede tempo, e spazio, quando preferisce le amiche a te. Considera le sue follie come semplici capricci e dille sempre di sì, solo per non ascoltare più le sue preghiere. Farai progetti che si riveleranno giusti, agli esami tutti 30 e lode, una promozione sul lavoro e una carriera in salita. E quella sera in cui uscirai a festeggiare con la donna della tua vita, dopo un misto di pesce, ostriche e caviale ed un bicchiere di champagne, di troppo, lei inizierà a farti uno strano discorso. Strano per te, che non hai mai ascoltato le sue parole, che non hai mai creduto alle sue esclamazioni al centro di discorsi pesanti, che ti sei sempre lamentato della necessità di affrontate certi argomenti, sicuramente meno interessanti di una partita di calcetto. Non hai neanche mai creduto a quel punto di non ritorno, che quando viene raggiunto non ti consente di tornare indietro, o a quella frase, sempre troppo uguale, con cui ti ha implorato di non farle perdere la pazienza. E ora ti ritrovi dopo una bella serata, una terrazza sul mare, una donna stupenda, la tua vita perfetta, ad ascoltare quelle parole. Tutto è così surreale, tu non le capisci. Lei ti dirà che sei l'uomo della sua vita e che ti ama da morire, ma che i tuoi comportamenti e la tua superficialità non le permettono più di continuare al tuo fianco. Ti chiederai se è uno scherzo o se è completamente impazzita. E dall'espressione del tuo viso lei ti capirà e ti risponderà come se quella domanda l'avessi fatta a lei. Ti risponderà con una fragorosa risata e tu penserai che è matta. Ti risponderà con una fragorosa risata e le si riempiranno gli occhi di lacrime. Ma non piangerà. Lo ha già fatto troppo spesso, per te. Ti chiederà dov'eri mentre lei, da sola, affrontava i suoi problemi, ti chiederà cosa stavi facendo invece di asciugare le sue lacrime, ti chiederà dell'appoggio che le avevi assicurato e di quella spalla forte a cui tenersi mentre precipitava, ti chiederà dove sono i fatti che le avevi promesso dopo i mille discorsi buttati al vento e la maturità di cui tanto ti vanti, incolpando lei di essere una bambina viziata, ti chiederà se ti sei accorto dei suoi cambiamenti, della calma da donna che ha sostituito l'impulsività della ragazzina, di quanto è mutata negli avvenimenti che tu consideravi una "depressione passeggera", ti chiederà cosa ti è rimasto di quelle mille parole, cosa è cambiato dopo tutte quelle discussioni, quelle che per te erano minuzie, che mettevi a tacere sbuffando e buttando giù la cornetta. Lei in quei momenti ha ben compreso lo stress che stavi vivendo e ha tralasciato, stringendoti la mano e appoggiando ogni tua scelta. Ma ogni notte insonne l'ha trascorsa a versare lacrime per te, a capire come comportarsi, cosa fare per farti sentire un po' della sua amarezza, a buttar giù veleno, a vederti allontanare su per la tua strada... lei immobile sulla sua. E questa sera te ne parla col sorriso, sorriso amaro, di rassegnazione, di una donna che non si è sentita più protetta dall'unica persona che ha da sempre contato nella sua vita. e ha preso una decisione, giusta o sbagliata che sia, ha bisogno di mutare queste ore sempre uguali, ha bisogno di sentirsi VIVA. Te ne parla, tu sei lì immobile. Non ti sembra vero che stia succedendo a te... tutto era stato così perfetto ultimamente. Ma la vita è un'equazione... tutti i conti finiscono in pari. Ed è il momento che si pareggi anche la vita di quella donna che continua a parlarti. Ti sta dicendo che con te, in queste condizioni, si sente soffocare, che non si sente più motivata, stimolata, ma solo un soprammobile da portare in giro, quando hai tempo. Ed ancora intontito ti lascia lì, un ultimo bacio posato sulle tue labbra, le lacrime che oramai non reggono più quel peso. Nella tua mente si accavallano mille e più situazioni... la vedi ridere felice e poi ricordi il sapore delle sue lacrime, il peso delle sue parole; ripercorri le vie fatte insieme, momenti indelebili stampati a fuoco e ti viene in mente quando ti chiedeva attenzioni e ti maledici per aver fatto finta di non avere tempo; ti torna alla mente la vostra prima volta, quando era ancora una ragazzina indifesa, ora è una donna e solo così puoi apprezzare quanto diavolo sia cambiata, per te, per gli eventi; e te la immagini poi in quel vestito bianco, come già tante volte hai fatto, e quel pancione stupendo, ancora più donna, quella che era la tua donna. E l'angoscia e la malinconia pervadono ogni angolo del tuo corpo... quella strana sensazione che ti prende quando ti accorgi che non potrai più avere quello che hai perso, che non ci sarà mai più un momento in cui potrai stringerla tra le tue braccia e assaporare l'odore dei suoi capelli, della sua giovinezza. Quella che pochi minuti fa era la donna della tua vita, domani sarà la donna di qualcun'altro.
Con un gesto frettoloso tiri fuori il cellulare. Vuoi chiamarla e dirle che cambierai, che non la lascerai mai più da sola, che è la donna di una vita e la vuoi moglie e madre dei tuoi figli. Nessuno squillo... il suo cellulare è spento.
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